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martedì 31 dicembre 2013

3 Domande a Monchiero e Rabino

Eletti nelle fila di Scelta Civica, sono nei fatti gli unici due parlamentari che rappresentano nella nuova legislatura il territorio di Alba, Langa e Roero.

A distanza di circa 2 mesi dalla loro elezione (e dopo un esordio davvero straordinario per il faticoso avvio della legislatura a tutti noto…) li abbiamo incontrati per un “doppia intervista”

Vi siete confrontati con un inizio di legislatura non facile: quali sono le prime impressioni che ricavate da questa esperienza ?
Monchiero: Il Parlamento ha offerto in questi mesi uno spettacolo sconcertante, che ha toccato l'apice nei giorni convulsi dell'elezione del Presidente della Repubblica. Ho provato le medesime sensazioni negative espresse dalla pubblica opinione, acuite, se mai dalla circostanza di essere in prima fila.
Il Paese deve essere grato a Giorgio Napolitano che ha accettato un nuovo mandato in condizioni così difficili. Tuttavia, il fatto che le forze politiche più rappresentative siano state costrette a supplicare l'arbitro di tornare in campo perchè incapaci di trovarne un altro, è sintomo di un degrado forse irreversibile.

Rabino: Certamente la XVII legislatura è nata confusa, strabica e imprevedibile per l'assenza di una chiara maggioranza parlamentare. Noi di Scelta Civica, peraltro, avevamo sempre proposto ed auspicato, in campagna elettorale, che la nuova legislatura fosse costituente (e cioè vedesse la convergenza delle principali forze politiche su poche incisive riforme elettorale e costituzionali) e che a questo scopo sarebbe stato utile anche un governo di larga intesa...ci siamo arrivati 70 giorni dopo il risultato elettorale grazie alla saggezza del Presidente della Repubblica Napolitano ma l'impressione è che si sia arrivati al governo Letta per disperazione più che per convinzione e che soprattutto il Pd soffra questa situazione. Sul piano personale sto cercando di assorbire, imparare e apprendere quante più cose possibili per poi provare ad incidere...I miei primi 70 giorni a Roma sono la storia di un’intensa serie di emozioni, scoperte, curiosità soddisfatte e altre non ancora, incontri, letture e votazioni… Visto da vicino il Parlamento è una macchina efficiente e perfetta, popolata di rappresentanti di ogni estrazione sociale, geografica e culturale. I tempi di queste prime settimane sono stati tempi lunghi, a volte insopportabilmente lunghi, ma i costi della democrazia sono principalmente costi di fatica, di ascolto, di confronto, di dialogo paziente.

Scelta Civica ha sostenuto fin da subito la necessità di un Governo di larghe intese. Quali prospettive si aprono ora per Voi ?

Monchiero: L'esito delle elezioni imponeva soluzioni straordinarie. La più logica era un accordo fra il partito premiato dal "porcellum" ( il PD ) e il Movimento 5 stelle. Ma i grillini si sono chiamati fuori dalle responsabilità che pure il successo comporta (perchè ci si propone agli elettori se poi, per principio, non si vuole contribuire al governo del paese?) umiliando, a più riprese, il povero Bersani. A questo punto, buon senso ed impegni internazionali imponevano l'accordo PD-PdL. Scelta civica ha contribuito a smussare gli angoli e accettato di condividere responsabilità di governo. Quest'ultima è stata una scelta seria ma pericolosa perché limita la visibilità politica di un movimento ancora in fasce che avrebbe, invece, un gran bisogno di distinguere la propria immagine da quella degli altri partiti della coalizione.

Rabino: Noi abbiamo voluto il governo Letta, l'impressione è che però Letta e le contingenze politiche non vogliano molto noi...al di là dei giochi di parole la nostra presenza al governo poteva essere meglio calibrata. A questo punto al di là dei ruoli e delle poltrone occorre mettere in atto un ampio programma di coraggiose riforme economiche e sociali. Scelta Civica è nata per questo: riformare in profondo questo Paese per renderlo moderno, competitivo, giusto. Questo è il nostro destino e la nostra funzione storica: essere di pungolo esigente e mai al ribasso sulle questioni che riguardano il futuro dell'Italia. Dobbiamo spingere Pd e Pdl a fare quei passi che 20 anni di bipolarismo non hanno mai consentito per via di una contrapposizione frontale inutile e dannosa.
Dobbiamo essere riformatori estremisti e favorire il rilancio del Paese che passa attraverso decisioni anche impopolari oggi ma profittevoli nel futuro.

Su quali temi del territorio sta dedicando le prime attenzioni ?
Monchiero: Il tema locale più urgente è quello della soppressione del Tribunale di Alba, programmata in tempi strettissimi. Subito dopo l'insediamento della Camera, abbiamo incontrato il Ministro Severino e il dott. Birritteri, decisamente restii a modificare la legge da loro proposta. Con il nuovo governo speriamo che si possano ridiscutere i criteri che hanno assurdamente penalizzato uno dei tribunali più attivi del Piemonte. La cosa più urgente è, però, il rinvio dell'applicazione del provvedimento attuale che dovrebbe entrare in vigore a settembre. A questa ipotesi sta lavorando un gruppo di parlamentari “tripartisan” ( Pdl, PD e Scelta Civica). Credo che questo primo obiettivo sia raggiungibile.

Rabino: Confermo quanto riferito da Monchiero sull’impegno legato alla questione del Tribunale di Alba e della nuova geografia giudiziaria prevista da recenti decreti legislativi. Gli incontri che abbiamo avuto sono stati positivi e credo che, se come parlamentari della Granda saremo capaci di una visione unitaria, riusciremo a trovare soluzioni convenienti per tutti, Mondovì e Saluzzo compresi. Occorre fare un lavoro politico profondo ma del resto siamo qui a Roma per questo! Il secondo sarà occuparsi di far decollare i lotti albesi dell’Asti-Cuneo e di far finire quanto prima i lavori a Verduno per il nuovo ospedale. E poi: sviluppo, lavoro e crescita economica per le nostre comunità locali, le nostre imprese e i nostri giovani.

Aggiungo: per quanto riguarda Monchiero ed il sottoscritto dalle Langhe e dal Roero vogliamo portare a Roma l'esempio e l’orgoglio di comunità laboriose, dinamiche e serie e dalle esperienze amministrative virtuose e concrete e l’ambizione di far sentire la nostra voce nei Palazzi che contano...

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